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La grafica del futuro? Ritorna al passato

In passato, le tendenze grafiche duravano per lunghi periodi. Oggi, invece, hanno poco tempo per svilupparsi appieno e svaniscono con la stessa rapidità con cui appaiono. Tale cambiamento è dovuto in primo luogo alla varietà sempre maggiore di possibilità creative e al progresso tecnologico. Infatti, ciò che ancora due anni fa sembrava innovativo e moderno, nel 2018 potrebbe già diventare obsoleto. Tuttavia, nei prossimi anni il graphic design continuerà a seguire il filo conduttore del “less is more”. A tale concetto, se ne aggiungerà un altro: “il nuovo è una rivisitazione del classico”. Da un lato, dunque, si affermerà in misura sempre maggiore un design minimalista. Dall’altro, però, faranno il loro ritorno alcuni trend del passato riproposti in chiave contemporanea.

Per consentirvi di rimanere aggiornati e sorprendere gli ospiti con qualche ritocco trendy della vostra corporate identity, abbiamo selezionato per voi i tre must del momento.

Logo responsive

Con la proliferazione dei dispositivi mobili e la loro crescente centralità nella vita di ognuno di noi, i grafici sono posti di fronte a una vera sfida: riuscire ad adattare il logo a qualsiasi risoluzione dello schermo, ovvero renderlo responsive. Poiché rappresenta la personalità di un’azienda, risulta cruciale rendere il marchio leggibile per tutti gli utenti del web e, quindi, incorporare tutti i valori del brand in un’immagine semplificata. Infatti, al posto dei loghi densi di elementi e colori, stanno subentrando quelli con un’estetica più chiara e funzionale. Le illustrazioni e decorazioni superflue lasciano spazio a soluzioni semplificate e facilmente interpretabili.

Gradiente di colore

Questa tecnica, respinta dai designer all’inizio dell’era delle tinte piatte (flat design), sta ritornando in auge grazie al noto logo di Instagram, caratterizzato dalla fusione di più tonalità. Tra le tendenze individuate, merita una menzione speciale l’ombré, che si contraddistingue per il riempimento dello spazio con gradazioni progressive di colori.
Questa inclinazione alle sfumature trova anche un’interpretazione sociologica: le nuove generazioni non vogliono rientrare in una classificazione netta e cercano un equilibrio personale nel mondo digitale in rapida evoluzione.

Palette degli anni ‘80 e ‘90

Gli anni ‘80 e i primi dei ‘90 sono stati i più variopinti di sempre tra eccessi, stravaganze e nuance sgargianti. Sarà per il clima nostalgico, per quei tempi spensierati o perché i designer odierni sono nati proprio in quel periodo, ma le tinte intense e audaci sono di nuovo di moda. Ciononostante, l’utilizzo di queste tonalità non può allontanarsi dal minimalismo. Per questo motivo, le gradazioni sature devono contrapporsi a forme e layout improntati alla semplicità.