Oltre la carta d’identità: i nuovi target del lifestyle

Quando si tratta di marketing turistico, e nello specifico di categorizzazione dell’ospite-tipo, molto spesso si incappa in termini quali baby boomer, millennials o generazione X. Tutto questo affinché se ne possano “inquadrare” caratteristiche, preferenze e schemi mentali partendo da un dato meramente anagrafico. Riflettiamo un attimo: esiste davvero una differenza tra un appartenente alla generazione X nato ad esempio nel ‘79 e un millennial più giovane di qualche mese? Improbabile. Non a caso, le recenti ricerche stanno conducendo gli esperti del settore verso orizzonti nuovi, con classificazioni più “liquide” rispetto al passato. La sola data di nascita, dunque, non sembra più essere sufficiente per definire un preciso gruppo di riferimento. Infatti, da uno studio condotto dall’agenzia fotografica Westend61 sui nuovi target del lifestyle, sono emerse quattro inediti cluster.

Young Globalists
Dai 20 ai 35 anni, si caratterizzano come generazione socievole, cosmopolita e senza una precisa identità etnico-anagrafica. Molto attenti alle tecnologie, preferiscono cibo biologico e danno grandissima importanza alla condivisione delle esperienze, anche se poi vivono spesso da soli e tendono a crearsi una famiglia in età avanzata. Prediligono quei posti “in” della città facilmente raggiungibili e ritengono che il successo professionale passi prima di tutto attraverso la realizzazione personale.

Multi Performer
Hanno dai 30 ai 50 anni, amano il lusso (anche ostentarlo) e i prodotti di marca. Grazie alle loro ampie conoscenze nei settori più disparati, hanno grande influenza sociale e sono disposti ad assumersi dei rischi pur di raggiungere i loro obiettivi. Poiché si tratta in maggioranza di lavoratori autonomi o persone che ricoprono cariche dirigenziali, hanno un alto reddito e spesso lavorano anche in viaggio o durante le vacanze. Ciò, però, influisce negativamente sul tempo libero a disposizione – che amano trascorrere frequentando i migliori locali delle città, partecipando a eventi culturali o praticando uno sport – e su quello che dedicano alla famiglia, poiché la loro barriera tra professione e vita privata è molto labile.

Lohas 2.0
Acronimo di Lifestyle of Health and Sustainability, quindi “un’evoluzione” degli ecologisti, i Lohas 2.0 sono individui tra i 30 e i 60 anni, alla moda, con un reddito piuttosto elevato, altamente istruite e che hanno fortemente a cuore le sorti del pianeta. Si contraddistinguono per l’equilibrio tra professione e vita privata, privilegiando quest’ultima piuttosto che gli interessi di carriera. Hanno famiglie moderne, numerose o allargate e si contraddistinguono per l’attenzione ai temi sociali, alla cultura e all’arte.

Free Ager
Di un’età compresa tra i 60 e i 75 anni, ritengono che l’anzianità sia sinonimo di libertà. Molto fedeli ai marchi, sono attenti alla propria salute e, in molti casi, hanno vissuto un evento “spartiacque” che in qualche modo ha cambiato la loro vita. Per questo motivo, sono propensi a rimettersi in gioco e a lanciarsi con entusiasmo in nuove sfide. Frequentano club, chiese e altri luoghi di aggregazione. Attraverso lo sport, rimangono in forma e hanno un aspetto giovanile. Infine, non disdegnano i viaggi e frequentare corsi professionali.

In conclusione, questi quattro gruppi target forniscono nuovi spunti inerenti la profilazione di una vasta platea di potenziali ospiti. Pertanto, per intercettare i loro gusti e rispondere al meglio alle loro esigenze e aspettative, adottare strumenti come l’e-concierge e/o i questionari di gradimento alla fine del soggiorno, mostrare sensibilità ai temi ambientali, offrire menu a base di prodotti biologici; così come potenziare le proprie dotazioni sportive e approntare apposite aeree di lavoro con un’ottima connessione Wi-Fi e altri utili dispositivi (ad esempio una stampante con scanner di nuova generazione), fa di sicuro la differenza, consentendo pescare con successo in ciascuna delle categorie sopra menzionate.