MANAGEMENT

Santre dolomythic home

Dove la natura e lo spirito di accoglienza s’incontrano

La passione per l’ospitalità scorre nelle vene della famiglia Goller. Per diversi decenni, i fratelli Albin e Hermann hanno gestito il Gasserhof a Sant’Andrea, una località altoatesina vicino a Bressanone. La loro dedizione è poi stata trasmessa ai relativi figli, i quali hanno presto intuito che avrebbero voluto seguire le orme dei genitori.

A quel punto, Albin e Hermann si sono resi conto che, nel lungo periodo, il Gasserhof non avrebbe saputo accogliere tutti i membri della famiglia, né della generazione attuale né di quella a venire. Bisognava, dunque, sviluppare una nuova idea imprenditoriale.

Ecco allora che il terreno adiacente all’hotel – già di proprietà dei Goller e in forte pendenza verso la valle, ai piedi della Plose – si è rivelato il luogo perfetto su cui realizzare il progetto del cuore che avrebbe assicurato un futuro a tutti.

Nasce così dall’unione delle forze di papà Albin, mamma Sigi e i loro tre figli – Andreas, Christian e Alex – il Santre dolomythic home.

Per poter contare da subito su professionalità, creatività e innovazione, la famiglia Goller ha lanciato una gara d’appalto per decidere a chi affidare il progetto architettonico. La decisione si è rivelata saggia, dal momento che proprio quello indicato come vincitore dalla commissione era anche il favorito dei Goller.

L’idea dello studio Comfort Architecten di Brunico, infatti, ha convinto poiché prevedeva una simbiosi perfetta tra il nuovo edificio e il meraviglioso contesto paesaggistico in cui è immerso. Inoltre, era molto interessante anche la loro proposta di usare materiali locali e naturali come, ad esempio, i pavimenti in vero legno, le aree esterne in larice non lavorato a vista, lo gneiss della Val Passiria o il rovere. Per gli ambienti della Spa adibiti ai trattamenti, inoltre, si suggerivano superfici in pietra naturale, pelle e terrastone. Oltre alle precise fasi architettoniche, anche la gestione esterna dei lavori, supervisionata da Wilfried Lechner, ha contribuito alla massima professionalità sul cantiere. A testimoniarlo, la realizzazione dell’intero progetto in soli quindici mesi.

Il ristorante è la punta di diamante del Santre.

La grande passione della giovane generazione è senza dubbio la gastronomia. Il nuovo progetto, quindi, doveva rendere giustizia a questo loro cavallo di battaglia. Ecco che il quinto piano della struttura, nonché il cuore pulsante della dimora, è stato interamente dedicato alla sala ristorante con cantina e offre un’esperienza gourmet davvero speciale, grazie alla presenza di un’incantevole terrazza. Quest’ultima permette a tutti gli ospiti di assaporare i pasti all’aperto, di fronte a un panorama sensazionale. Chi, invece, ha la curiosità di ammirare lo chef e la sua brigata all’opera, può accomodarsi allo Chef’s table e godersi lo spettacolo. In questo esclusivo ambiente dall’atmosfera raccolta, assistere allo show cooking diventa un evento memorabile.

La nuova struttura si inserisce elegantemente nel contesto paesaggistico.

La famiglia Goller non ha mai dimenticato le sue radici e tradizioni, bensì le ha implementate nelle idee innovative legate al nuovo progetto. Ne è un esempio la scelta del nome Santre, che unisce Sant’Andrea – la località in cui si trova l’hotel – e il numero tre, in riferimento a Christian, Alex e Andreas.

È anche stata posta particolare attenzione alle risorse ambientali: ad esempio, il legno proveniente da un albero storico, che si è dovuto abbattere, è stato impiegato per costruire oggetti di spicco come il tavolo dello Chef’s table.

Le porte della tipica Stube, invece, sono quelle originali del vecchio Gasserhof, dove sono state conservate per oltre vent’anni, con l’intenzione di riutilizzarle prima o poi: oggi, adornano l’ingresso della sala, conferendole un fascino singolare. Infine, anche una parete di pietra già esistente è stata recuperata e inserita come muro posteriore della cantina, dove i tre fratelli, nonché sommelier esperti, conservano un’ampia varietà di prelibati vini.

L’aspetto gastronomico è senz’altro la punta di diamante del Santre, ma un ulteriore fiore all’occhiello è la posizione della struttura. Se il panorama che si apre sulla sottostante Valle Isarco e sulla città vescovile di Bressanone è a dir poco mozzafiato, lo scenario sulle maestose cime tutte intorno dona una magica, nonché rigenerante sensazione di libertà. Quest’ultima, poi, unita alla calorosa ospitalità che la famiglia Goller offre da sempre con affabile dedizione, rende una vacanza al Santre dolomythic home un’esperienza letteralmente autentica e indimenticabile.