MANAGEMENT

Nella camera: progettare e realizzare l’ambiente ideale

La nuova sfida per gli albergatori è quella di rendere le camere del proprio hotel la sintesi perfetta tra design innovativo, aspettative dell’ospite e uso di tecnologie all’avanguardia. Inoltre, le nuove tendenze di progettazione non possono prescindere dall’analisi degli aspetti sociologici, economici e dello stile di vita della potenziale clientela.
Non è un caso, infatti, che l’approccio del SINUS di Vienna – istituto specializzato nell’ambito delle scienze psicologiche e sociali – stia facendo scuola. Tale ente ha creato il Sinus-Meta-Milieus® un metodo di ricerca basato sulla suddivisione in particolari gruppi target di individui che, a dispetto della propria nazionalità, mostrano similarità nel modo di pensare, vivere e immaginare il futuro. Tale processo di profilazione è in grado di inquadrare il comportamento dell’ospite-tipo e del relativo lifestyle, rendendo più semplice l’individuazione di gusti e desideri. Partendo da queste informazioni, poi, i designer sviluppano i concept per realizzare la “camera ideale”.

Volendo entrare ancora più nel merito, Peter Martin Thomas, direttore della SINUS:akademie, in un’intervista ha classificato i viaggiatori nelle seguenti categorie.

  • Established Group: prediligono l’esclusività, l’alta qualità e la raffinatezza. Alcuni esempi che potrebbero colpirli? Mobili di bambù giapponese, stuoie tatami, giochi d’acqua e la presenza di piante sulle pareti. Elementi simili darebbero l’impressione di trovarsi in un giardino zen piuttosto che in uno spazio chiuso.
  • Sensation Oriented: si caratterizzano per imprevedibilità e coinvolgimento emotivo. Poiché sorprenderli non è semplice, si deve puntare sul lato esperienziale nonché su un arredo che sia modificabile in base al mood del momento.
  • Intellectuals: danno importanza alla sostenibilità, all’impiego di materiali ecologici e a dotazioni che possano “ispirarli”. Macchine da scrivere integrate alle vasche per raccogliere spunti, presenza di iPad, scaffali pieni di libri (anche in bagno) e un design non banale… tutto è concesso se votato alla creatività.
  • Performers: per lo più persone legate al mondo degli affari, pongono grande attenzione alla smart technology, all’efficenza e al comfort. Si aspettano che l’arredo e i mobili siano strettamente correlati alle loro funzioni nonché di poter interagire direttamente con essi premendo un tasto.
  • Digital Avantgarde: sono affascinati dall’estetica urbana delle metropoli più avanzate del mondo. Questa nuova categoria, quella in maggiore espansione, predilige gli Airbnb perché permettono di trascorrere più tempo a contatto con le persone del posto e innovazioni come le cabine multiple, che consentono di personalizzare gli ambienti secondo le proprie necessità.

A questo punto, è palese che per essere competitivi e “attraenti” non basta più offrire la classica triade letto-tavolo-armadio. L’effetto sorpresa, dunque, è di vitale importanza e passa anche attraverso una scelta non banale di colori e decori con l’utilizzo di opere, manufatti ed elementi che siano espressione di arte, tradizione e cultura locali. In questa concezione, persino il bagno diviene un’espansione vivibile della camera, finendo per riprodurre le caratteristiche di una Spa. Inoltre, è necessario fare in modo che gli spazi siano ben irradiati dalla luce naturale: da qui, il successo delle grandi vetrate a parete. Per quanto riguarda la tecnologia, invece, i trend attuali sono divergenti. Infatti, se da un lato cresce il ricorso alle innovazioni high-tech, dall’altro, le vacanze divengono l’occasione per “disintossicarsi” dal loro costante utilizzo. Il futuro, quindi, sembra indirizzato verso una sempre più accentuata personalizzazione dell’esperienza di soggiorno e la capacità di accogliere l’ospite facendolo sentire completamente a suo agio: feel at home away from home.